A volte faccio fatica a trovare un senso al tutto e, nondimeno, mi perdo nei dettagli, nelle fatiche, negli imprevisti, nelle inezie quotidiane.
Allora mi immergo con più e più fiducia nella vita, nel fare, nei giorni che, come fili, intrecciano il mio disegno. Mi sono appassionata al fair isle, questo inverno, e pensato che, in fondo, vivere è proprio questo: un intrecciare fili e colori con fiducia, nell'attesa di ammirare il disegno che, come inaspettatamente, quasi imprevedibilmente tra le mani concentrate sui singoli punti, prenderà forma, sempre più bello di quanto uno se lo aspetti.
Allora mi immergo con più e più fiducia nella vita, nel fare, nei giorni che, come fili, intrecciano il mio disegno. Mi sono appassionata al fair isle, questo inverno, e pensato che, in fondo, vivere è proprio questo: un intrecciare fili e colori con fiducia, nell'attesa di ammirare il disegno che, come inaspettatamente, quasi imprevedibilmente tra le mani concentrate sui singoli punti, prenderà forma, sempre più bello di quanto uno se lo aspetti.
Mi immergo nella vita, mi immergo nel fare e nel colore, soprattutto quando sono triste, e trasformo così la mia tristezza: nei colori nuovi sul muro della mia stanza da letto, dipinta nell'ultimo pomeriggio delle vacanze di Pasqua, con le bimbe che mi scattavano foto e controllavano che le righe fossero dritte, un lavoro di squadra, una lavoro di donne, perché non c'è nulla che una donna non possa fare, se lo vuole.
Mi immergo nella primavera che sboccia, mani nella terra, nella cura del giardino di cui si occupava mio padre e che era rimasto dormiente dopo che lui aveva tagliato l'erba per l'ultima volta. Abbiamo raccolto l'erba, le bimbe ci si sono tuffate e rituffate, abbiamo interrato i bulbi sfioriti dei nostri vasi, che dormiranno fino alla prossima primavera. E il glicine è tutto in fiore, per la prima volta, il fico carico di piccoli frutti.
Letizia ed io ci siamo innamorate de "Il giardino segreto", lo centelliniamo ogni sera anche se non ci aiuta a prendere sonno, tante sono le emozioni che fa riverberare nel nostro cuore. E alla vigilia di quello che sarebbe stato il suo compleanno, è proprio attraverso questo libro che mio padre mi ha fatto arrivare la sua voce, io credo, ne sono sempre più convinta, come già qui: l'Amore sceglie le vie più affini al nostro cuore per non smettere di essere Presenza.
"Sì - ammise subito il ragazzo- lui è morto, però vedi come i rosai si sono arrampicati sul suo tronco e sui suoi rami? Quando sbocceranno le rose sarà tutto fiorito.... non si vedrà più neanche un pezzetto del vecchio albero, anche se sarà lui a sostenere la bellezza delle rose"
"Hai ragione, non ci potrebbe essere incantesimo più grande di quello che ci fa vivere, che fa sbocciare i fiori, che rinnova la vita in primavera."
"Quando Mary ha trovato questo giardino sembrava del tutto morto," l'oratore continuò. "Poi qualcosa ha cominciato a spingere le piantine fuori del suolo facendole spuntare dal nulla. Un giorno non c'erano e l'indomani eccole lì (...) Ecco, non conosco il nome di tale fenomeno, perciò lo chiamo magia . Non ho mai visto il sole sorgere, ma Mary e Dickon lo hanno visto e da quello che mi raccontano sono sicuro che anche in quel caso si tratti di magia. Qualcosa lo spinge dal basso e qualcosa lo tira verso l'alto. Da quando vengo qui in giardino tante e tante volte ho guardato il cielo attraverso i rami e gli alberi e ogni volta ho provato la strana sensazione di essere felice come se qualcosa si agitasse nel mio petto facendomi respirare più velocemente. La magia è forte e non fa che spingere e tirare e creare le cose dal nulla. Tutto è creato dalla magia, foglie e alberi, fiori e uccelli, tassi e volpi e scoiattoli e le persone. Quindi la magia deve essere tutto intorno a noi, in questo giardino, in ogni luogo. "
"Il sole splende, splende il sole. Questa è Magia. I fiori crescono-le radici si stanno muovendo. Questa è Magia. Essere vivo è Magia -essere forte è Magia. La magia è in me-la Magia è in me. E 'in me-è in me. E 'in ognuno di noi."